I cittadini della Valdelsa chiedono trasparenza circa le possibili conseguenze derivanti dalla partecipazione dei Comuni alla Multiutility Toscana. 

Aderisci all'appello per organizzare un incontro pubblico con sindaci ed esperti di settore!


Sindaci e istituzioni della Valdelsa non stanno informando i cittadini sulle possibili conseguenze derivanti dall'adesione dei Comuni alla Multiutility Toscana che vincolerà amministrazioni e cittadini per decine di anni. 

La posta in gioco è la gestione privatizzata dei servizi (acqua, energia, gas, rifiuti) essenziali per la vita di ciascuno di noi. La quotazione in borsa dei beni comuni va in direzione diametralmente opposta a quanto deciso dal popolo italiano col Referendum del 2011. Le tariffe potrebbero salire considerevolmente e la qualità dei servizi peggiorare. 

Non c'è stato nessun tipo di coinvolgimento dei cittadini, delle attività commerciali e di quelle imprenditoriali nelle decisioni fin qui prese, come previsto per legge. 

Per informare la popolazione su una scelta che influenzerà la qualità dei servizi e soprattutto i costi delle bollette, esortiamo tutti i cittadini a firmare l'appello per organizzare un incontro pubblico in Valdelsa con sindaci ed esperti di settore. 

Le adesioni raccolte online saranno fatte recapitare via Pec a sindaci e assessori.

Di seguito, il testo dell'Appello:




Ai Sindaci dei Comuni di

Barberino Tavarnelle, Casole d'Elsa, Castelfiorentino, Certaldo, Colle Val d'Elsa, Gambassi Terme, Montaione, Montespertoli, Poggibonsi, San Gimignano, Siena (loro sedi)

Egregio Sig. Davide Bussagli, Sindaco del Comune di Poggibonsi,

Egregio Sig. Andrea Marrucci, Sindaco del Comune di San Gimignano,

Egregio Sig. David Baroncelli, Sindaco del Comune di Barberino Tavarnelle,

Egregio Sig. Giacomo Cucini, Sindaco del Comune di Certaldo,

Egregio Sig. Alessio Falorni, Sindaco del Comune di Castelfiorentino,

Egregio Sig. Paolo Campinoti, Sindaco del Comune di Gambassi Terme,

Egregio Sig. Paolo Pomponi, Sindaco del Comune di Montaione,

Egregio Sig. Alessio Mugnaini, Sindaco del Comune di Montespertoli,

Egregio Sig. Andrea Pieragnoli, Sindaco del Comune di Casole d'Elsa

Egregio Sig. Alessandro Donati, Sindaco del Comune di Colle Val d'Elsa

Gentile Sig.ra Nicoletta Fabio, Sindaco del Comune di Siena

scrivo per esprimere la mia preoccupazione per quello che accadrà ai cittadini avviando il processo di cessione dei servizi pubblici quali Acqua, Gas, Energia Elettrica e Rifiuti alla società Multiutility Toscana e con la sua conseguente quotazione in borsa.

Sono, altresì, dispiaciuto di essere venuto a conoscenza di tale operazione tramite canali non ufficiali. I cittadini non sono stati informati su come funzionerà tale operazione, chi saranno i soci, quanto durerà la sua costituzione, come la si intende fare e cosa potrà comportare per loro, mentre, per legge, avrebbero dovuto essere informati, dato che si tratta di servizi pubblici che verranno loro sottratti.

L'art. 3 Della Costituzione italiana dice che "…È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese." Sì, perché con questo progetto i cittadini non saranno più tutti uguali di fronte alla legge in quanto il solo modo che la Multiutility (composta anche da società private) ha per incrementare i suoi profitti è quello di aumentare le bollette, a discapito dei cittadini che non potranno più permettersi di pagarle. Questi, infatti, non avranno più la possibilità di tutelarsi e gestire tali beni in quanto non saranno più pubblici. Non dobbiamo dimenticare che il popolo italiano si era già espresso contro la privatizzazione dell'acqua con il referendum del 2011, che per altro a oggi risulta completamente disatteso.

Mi risulta infatti che il 49% delle quote di tale società sarà in mano ai privati. Questo significa anche che il 49% dei guadagni verranno sottratti ai cittadini per finanziare gli azionisti. Mentre il 51% dei ricavi (essendo pubblici) andrà a finanziare quei servizi pubblici che dovrebbero essere già stati pagati con le nostre tasse. Inoltre, con la quotazione in borsa si perderà la proprietà delle reti idriche, degli impianti di tubature che, ricordo, sono beni demaniali e tali devono rimanere. Per loro natura NON SONO TRASFERIBILI.

Ancora, sono a conoscenza del fatto che le Multiutility che esistono già sul territorio italiano, sono per maggioranza di proprietà (per quanto riguarda la parte non pubblica) di fondi di investimento privati esteri – in gran parte statunitensi – tra cui BLACKROCK, VANGUARD e STATE STREET che gestiscono un patrimonio di oltre 2.000 miliardi di dollari.

Infine, mi permetto di farLe notare che nell'oggetto sociale della Multiutility Toscana non si fa MAI riferimento a valori come: il territorio, tutela e valorizzazione delle reti, miglioramento dei servizi. E questa è la ragione che più mi preoccupa, in quanto vedo totale mancanza di attenzione verso il cittadino.

Alla luce di tutto ciò, sono qui a chiederLe:

- uno STOP alla quotazione in borsa della Multiutility procedendo invece con un progetto di aggregazione delle società affinché gestiscano i servizi al 100% in modo pubblico. I modelli da perseguire ci sono (esistono già in altre parti d'Italia) e dobbiamo solo prendere spunto e migliorarci;

- di aprire un tavolo di discussione per approfondire i vari aspetti dell'operazione;

- di partecipare ad un pubblico dibattito per informare i cittadini di questa operazione.

Distinti saluti,

Vuoi partecipare attivamente alla campagna organizzando la distribuzione del materiale informativo nel tuo Comune, come abbiamo fatto noi di Valdelsa Attiva? Guarda il video e scopri come: 

https://youtu.be/j6zTWhaK1VQ